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Insegnare Storia in classe prima attraverso gli albi illustrati: un viaggio nel tempo

Insegnare Storia in classe prima attraverso gli albi illustrati: un viaggio nel tempo

In classe prima il percorso di Storia inizia con l’osservazione del tempo che passa, delle trasformazioni, della ciclicità delle stagioni e della sequenza dei giorni.

Gli albi illustrati si rivelano strumenti preziosi per affrontare questi concetti in modo naturale, evocativo e visivamente coinvolgente. Le immagini raccontano ciò che spesso le parole non riescono a spiegare fino in fondo: il prima e il dopo, il ritmo settimanale, il passaggio delle stagioni.

In questo post vi racconto alcuni dei libri che ho utilizzato in classe per costruire, insieme ai bambini, le prime fondamenta del concetto del tempo. Un viaggio tra pagine illustrate, parole poetiche e riflessioni condivise.

Il concetto di tempo

Siamo partiti da una domanda semplice, ma tutt'altro che banale: “Che cos’è il tempo?”. Le risposte dei bambini mi hanno sorpreso per la loro profondità e concretezza: “è quando cresciamo”, “è il sole che si muove”, “è l’orologio”. Da queste intuizioni è nato un dialogo ricco, fatto di confronti, immagini, esperienze personali.


Per accompagnarli nella scoperta, abbiamo letto insieme l’albo Che cos’è il tempo? di Julie Morstad (Terre di Mezzo), un libro che esplora il tempo in tutte le sue forme: il tempo delle stagioni, dell’attesa, della crescita, dei cambiamenti. A partire da questa lettura, abbiamo realizzato alcune pagine dedicate al tempo atmosferico e al tempo che passa: disegni, osservazioni, riflessioni personali. I bambini hanno rappresentato il vento, la pioggia, il sole, ma anche il tempo di una passeggiata, di un gioco, di una trasformazione. Un modo per iniziare a prendere confidenza con il tempo vissuto, prima ancora di affrontare quello storico.


Prima e dopo

L'albo Prima dopo di Anne‑Margot Ramstein e Matthias Arégui (L’Ippocampo, 2014) è un silent book che attraverso le immagini mostra il passaggio e i cambiamenti tra il prima e il dopo: dal giorno alla notte, dallo sciame delle api al barattolo di miele, dalla pecora al gomitolo di lana, dalla tempesta alla quiete. Le illustrazioni chiare stimolano l’immaginazione del bambino, invitandolo a costruire storie e capire il passaggio temporale senza intermediazioni verbali.



I giorni della settimana

Dopo aver esplorato il concetto più ampio di tempo, ci siamo avvicinati a una delle sue prime scansioni concrete: i giorni della settimana. Per i bambini, i giorni non sono ancora una sequenza fissa, ma piuttosto eventi legati alle abitudini: il giorno in cui si va in palestra, il giorno in cui si pranza dai nonni, quello in cui non c’è scuola. Da queste associazioni abbiamo iniziato a costruire insieme un senso più chiaro del tempo settimanale.

Per farlo, ho scelto di utilizzare nello specifico due albi illustrati:

Il lunedì scomparso

Un albo ironico e surreale che cattura subito l’attenzione: cosa succede se un giorno della settimana sparisce? I personaggi del libro si accorgono che qualcosa non va, manca un pezzo di tempo, e le loro giornate cominciano a perdere ordine. Questo libro ci ha permesso di riflettere sull’importanza dell’alternanza regolare dei giorni e su come ogni giorno abbia una funzione nel nostro vissuto quotidiano.

Lunedì di Anne Herbauts

In questa storia, il lunedì diventa un personaggio poetico che attraversa le stagioni, mutando con esse. Le immagini delicate, i testi essenziali ci hanno permesso di esplorare il tempo con occhi diversi: non solo come sequenza di giorni, ma come atmosfera, sensazione, cambiamento. Abbiamo letto il libro più volte, soffermandoci sui dettagli delle immagini.

Le stagioni 

Per introdurre il ciclo delle stagioni, abbiamo letto l’albo Albero di Britta Teckentrup e Patricia Hegarty (Sassi Junior). Attraverso splendide illustrazioni e pagine traforate, il libro mostra come un albero cambi durante l’anno: fiorisce, ospita animali, perde le foglie e si copre di neve. Il testo in rima accompagna con delicatezza queste trasformazioni, rendendo il passaggio del tempo qualcosa di visibile e concreto. I bambini hanno osservato i dettagli, riconosciuto i segni di ogni stagione e riflettuto sul ritmo naturale che si ripete, sempre uguale e sempre diverso.





La maestra Emme

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